IL PRIMO MAGGIO… TRA I RICORDI DEL PROFESSORE


Il 1 Maggio si celebra la festa del lavoratori per ricordare tutte le lotte per la tutela dei diritti dei lavoratori.
La Biblioteca di Stato mette in esposizione una rassegna di numeri unici sull'argomento pubblicati ad inizio secolo del ‘900, raccolti dal professore Pietro Franciosi e conservati nel Fondo a lui dedicato.

Come è noto, nel 1889 l’American Federation of Labor propose il Primo Maggio come Festa dei Lavoratori, una proposta subito fatta propria anche a Parigi dal congresso della Seconda Internazionale, in memoria dei “Martiri di Chicago”. Accadde che il 1º maggio 1886, i sindacati organizzarono a Chicago uno sciopero per rivendicare la giornata lavorativa di otto ore. Il 3 maggio gli scioperanti si incontrarono di fronte alla fabbrica di mietitrici McCormick e vennero attaccati senza preavviso dalla polizia di Chicago; l'attacco provocò due morti e molti feriti.

Da quel momento, il Primo Maggio ha avuto un enorme diffusione di celebrazioni, sia nel mondo sia in Italia.

 A San Marino tutto questo arrivò in ritardo!. In un articolo pubblicato sul Il Titano del 1.05.1911, Pietro Franciosi scrive:
“Il Primo Maggio di quest’anno, mentre è il ventesimo per il proletariato d’Italia e del mondo, per noi – sempre in ritardo in tutto è appena il nono anniversario, da che il popolo sammarinese cominciò ad agitarsi e a manifestare in un modo più o meno efficace i propri intendimenti e le proprie aspirazioni….
… Il primo battesimo vero e reale lo ebbe fra noi il Primo Maggio dell’anno di grazia 1903. Per la prima volta la Società Operaia di Mutuo Soccorso sentì il bisogno di riconoscere in qualche modo la grande festa mondiale del lavoro. L’Assemblea dei Soci stabilì che per il Primo Maggio fosse esposta la Bandiera alle finestre della sede sociale. E tutto finì lì per quell’anno. Ma negli anni successivi, per opera di noi, che cominciammo proprio allora ad organizzare le nostre classi operaie, si pensò alle passeggiate campestri e a tener comizi all’aperto affine di persuadere i nostri lavoratori che difficilmente si sarebbero ottenuti vantaggi economici senza la formazione in loro della coscienza politica, per prepararli alla conquista dei più elementari diritti.”

BS RSM, Fondo Franciosi, Raccolta stampa sul Primo Maggio 1902....'22, 5525-561/AR
 


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