Un "frate dalle calze di seta". Il Convento di San Francesco e l'ospitalità ai rifugiati.

Giovedì 26 Gennaio alle ore 18.00 siete tutti invitati all'incontro: Un "frate dalle calze di seta". Il Convento di San Francesco e l'ospitalità ai rifugiati.

L ‘incontro si inserisce nel ciclo di iniziative volte a commemorare la Shoah.

Durante la seconda guerra mondiale la Chiesa ed il Convento di San Francesco della Repubblica di San Marino hanno svolto un ruolo importante nell’accogliere e nascondere coloro che erano perseguitati.

Dopo l’Italia (1938 – il “Manifesto della razza”), anche la Repubblica di San Marino il 17 settembre 1942 emanò delle leggi finalizzate ad impedire il matrimonio fra razze diverse e affermò in diversi documenti l’assenza di ebrei nel proprio territorio. Si trattò, però, di una “meravigliosa bugia”, perché, tra i numerosi rifugiati che trovarono scampo in Repubblica in quel periodo, vi furono molti Ebrei.

Tra i rifugiati ospitati nel Convento di San Francesco spiccava un misterioso “frate dalle calze di seta” di nome Giuseppe Cialenti, identità sotto cui si celava un noto imprenditore ebreo: Camillo Castiglioni.

Il Direttore degli Istituti Culturali Paolo Rondelli ripercorrerà con Davide Bagnaresi, Giuseppe Marzi e Antonio Morri questo importante capitolo della storia di San Marino.
Vi aspettiamo al Museo San Francesco.


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