Il patrimonio librario della Biblioteca di Stato si è andato costituendo a partire dalla metà del XIX secolo, con acquisizioni e donazioni successive. Nel 1839 fu acquistata la raccolta libraria appartenente alla famiglia di Antonio Onofri e nel 1846 la Libreria della famiglia Valloni, assieme al Palazzo, ancora oggi sede dell’Istituto.
Attualmente la Biblioteca possiede manoscritti diversi per epoca, argomento e importanza, una ventina di incunaboli, più di ottocento edizioni del Cinquecento, un numero consistente di edizioni che vanno dal XVII al XIX secolo.
Lo sviluppo della Biblioteca di Stato e Beni Librari si è basato, oltre che sul materiale proveniente dal deposito obbligatorio delle pubblicazioni stampate nel territorio della Repubblica di San Marino, su alcuni cospicui fondi che ne hanno delineato la fisionomia. All’interno di questi fondi sono giunti fino a noi gran parte dei volumi più antichi, fra cui quelli appartenuti a personaggi che hanno avuto un ruolo importante nelle vicende storiche del nostro passato, come Giuliano Corbelli (1515-1602) e Alessandro Belluzzi (1632-1731). Si segnalano anche il cospicuo fondo librario di monsignor Paolini, la raccolta di AchilleTellini, quella prevalentemente documentaria di Pietro Franciosi (1864-1935) ed il fondo di Nevio Matteini. Per la consultazione di queste opere ci si avvale del catalogo storico formato “Staderini”, collocato nelle originali scaffalature.
La Biblioteca possiede circa 120.000 volumi tra antichi e moderni e numerosi abbonamenti a periodici di cui 17 a quotidiani italiani e sammarinesi messi a disposizione dell’utenza. Nelle sezioni a scaffale aperto, oltre ai testi di indirizzo letterario-umanistico, scientifico e giuridico, trovano posto anche i libri di narrativa e saggistica contemporanea, numerose guide di viaggio ed enciclopedie e dizionari.
A tutto questo si deve aggiungere il prezioso patrimonio documentario locale: